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Che differenza c’è fra Persone Altamente Sensibili e persone ipersensibili?
Se pensavi che l’ipersensibilità fosse un banale sinonimo dell’Alta Sensibilità ti sbagliavi, e ora ti spiego perché.
Le Persone Altamente Sensibili (PAS) mostrano una sensibilità che si estende non solo ai propri stati emotivi ma anche a quelli degli altri. Questa empatia elevata è una caratteristica distintiva, che consente loro di percepire e comprendere profondamente le emozioni altrui, rendendole particolarmente sensibili alle dinamiche relazionali.
Diversamente, nelle persone ipersensibili, la sensibilità si può manifestare più spesso in un’introspezione rivolta alle proprie emozioni e stati d’animo. Nonostante la loro sensibilità intensa, a volte potrebbero essere meno orientate verso l’empatia esterna, concentrando la loro attenzione maggiormente sul proprio sentire.
Questa differenza nell’orientamento della sensibilità può influenzare il modo in cui le persone interagiscono con il mondo che le circonda: mentre le PAS mostrano una maggiore apertura verso le emozioni altrui e possono essere percepite come empatiche e attente agli altri, le persone ipersensibili possono tendere a concentrarsi maggiormente sui propri stati interiori e sulle proprie esperienze emotive.
Diversamente dalle PAS, le persone ipersensibili possono mostrare più spesso una sensibilità concentrata su aspetti specifici del mondo interiore (e perciò “selettiva”). Questa sensibilità eccessiva può portare a reazioni emotive intense o a una maggiore vulnerabilità verso stimoli particolari (come per le PAS), ma senza che ciò riguardi necessariamente l’empatia verso il prossimo.
Le PAS, invece, si distinguono per una sensibilità ampia e integrata. Percepiscono gli stimoli ambientali in modo più profondo e presentano una maggiore consapevolezza sensoriale. Tendono a riflettere attentamente su ciò che vivono, ad essere più empatiche e attente ai dettagli, mostrando una reattività più elevata agli stimoli.
Le Persone Altamente Sensibili e le persone ipersensibili riflettono perciò sì una sensibilità superiore alla media, ma è molto importante riconoscere le differenze, specialmente per chi, come me, deve offrire un supporto psicologico adeguato.
Facciamo un esempio, con nomi di fantasia in un contesto di pura invenzione.
Cristina conosce Marta e si rende conto delle diverse sfumature della sensibilità nelle loro interazioni quotidiane. Marta è una Persona Altamente Sensibile, che manifesta una sensibilità ampia e integrata. Durante una riunione di gruppo, Marta dimostra un’attenzione particolare verso gli altri partecipanti, notando rapidamente i cambiamenti sottili nelle loro espressioni facciali e nel linguaggio del corpo. Quando uno dei partecipanti mostra segni di disagio, Marta si avvicina con gentilezza, offrendo un supporto empatico e comprensivo.
D’altra parte, Cristina nota che Marta reagisce in modo diverso rispetto a Sarah, una persona ipersensibile che fa parte dello stesso gruppo. Sarah è molto sensibile al rumore e alla luce intensa e, durante la riunione, sembra soffrire a causa della luminosità dell’ambiente. Cristina osserva che Sarah, a differenza di Marta, sembra concentrarsi maggiormente sulla propria esperienza interna e sui disagi causati dall’ambiente, mostrando una sensibilità più selettiva e concentrata su stimoli specifici.
Ti invito a esplorare più a fondo queste caratteristiche e a comprendere meglio se puoi identificarti come PAS o come persona ipersensibile. Nella home page troverai un test che può aiutarti a chiarire queste sfumature della tua sensibilità.
Accogliere e comprendere la propria sensibilità è un passo fondamentale verso una maggiore consapevolezza di sé e degli altri.
Myriam
Psicologa olistica ed Educatrice Emozionale per Persone Altamente Sensibili
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