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Il narcisista: chi è? E perché ci fa così male?
Se stai leggendo questo articolo, molto probabilmente hai avuto/hai, purtroppo per te, a che fare con un narcisista. È un’esperienza spesso dolorosa. Cerchiamo però di razionalizzare.
Il fatto di esserti resa conto che si tratta di una relazione tossica (sia essa amorosa o di qualunque altro tipo), è già un primo passo.
Di solito i narcisisti provocano molta sofferenza nelle loro vittime. Creano in esse una sorta di dipendenza, per cui queste cercano una forma di appagamento personale nel relazionarsi con loro.
I livelli di narcisismo possono essere lievi oppure importanti. Ma, a prescindere da ciò, è bene sapere che se una relazione si rivela tossica, devi pensare a te stessa/o e liberarti quanto prima dalla dipendenza affettiva.
Partiamo dal presupposto che il narcisista è una persona manipolatrice che si relaziona agli altri in maniera estremamente disadattiva: non viene per dare, ma solo per prendere. Se dà, lo fa per ricevere quello che viene definito “approvvigionamento energetico”, ossia riempire un vuoto interiore che sente costantemente.
La vittima, attraverso il suo amore ed affetto, fornisce al narcisista l’approvvigionamento energetico di cui ha bisogno.
Di norma, le persone non hanno bisogno della costante approvazione degli altri per riempire profondi vuoti interiori. Il narcisista, invece, senza questa approvazione si sente completamente perduto. È come un vampiro energetico.
Nei primi tempi della relazione con la vittima, il narcisista indossa la maschera della persona ideale, che sembra uscire dalle fiabe, per poi sferrare la “coltellata” o abbandonare. La vittima, non potendo credere a questo cambiamento repentino, tenta disperatamente di ristabilire l’equilibrio della situazione iniziale, in cui tutto era rose e fiori. Ma ogni suo tentativo cadrà nel vuoto. Il bisogno di tornare a ricevere le stesse attenzioni, porterà la vittima a sviluppare una sorta di dipendenza nei confronti del narcisista.
Non appena ci si rende conto di avere a che fare con un manipolatore affettivo, bisogna tagliare la corda. Questo per evitare di essere prosciugati delle proprie energie o di rimanere invischiati in una relazione tossica.
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