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Artista dell’Anima,
soffri di stress emotivo?
La vita è fatta di momenti, anche quelli in cui pensiamo: “se solo potessi tornare indietro!“.
Ma se rifletti bene, non vi è nulla che abbia una caratteristica solo positiva o esclusivamente negativa. L’esistenza è un insieme di contraddizioni, e proprio queste sono ciò che la rendono interessante.
Molte persone cercano di cogliere il momento più bello della vita, ma spesso succede il contrario. La corsa emotiva ci porta a cercare sempre nuovi obiettivi, a essere ansiosi e a non concederci mai il tempo di goderci quello che abbiamo.
Questo approccio porta inevitabilmente a non avere mai tempo per se stessi. Non avere fretta ci aiuterebbe invece a goderci ogni momento, senza pensare a quello che “potrebbe succedere dopo”, e ci consentirebbe di apprezzare la vita nel qui e ora.
Concediti un po’ di leggerezza, per godere del “qui ed ora”
Quando guardi in maniera troppo “razionale” alle cose, dimenticandoti di quel pizzico di leggerezza con cui andrebbe vissuta la vita, ricorda questa storia Zen:
“c’era una volta un contadino cinese il cui cavallo era scappato; tutti i vicini quella sera stessa si recarono da lui per esprimergli il loro dispiacere.
“Siamo così addolorati di sentire che il tuo cavallo sia fuggito. È una cosa terribile.”
Il contadino rispose:
“Forse.”
Il giorno successivo il cavallo tornò portandosi dietro sette cavalli selvaggi, e quella sera tutti i vicini tornarono e dissero:
“Ma che fortuna! Guarda come sono cambiate le cose. Ora hai otto cavalli!”
Il contadino disse:
“Forse.”
Il giorno dopo suo figlio cercò di domare uno di quei cavalli per cavalcarlo, ma venne disarcionato e si ruppe una gamba, al che tutti esclamarono:
“Oh, poveraccio. Questa e’ una vera disdetta.”
Ma ancora una volta il contadino commentò:
“Forse.”
Il giorno seguente il consiglio di leva si presentò per arruolare gli uomini nell’esercito, e il figlio venne lasciato a casa per via della gamba rotta.
Ancora una volta i vicini si fecero intorno per commentare:
“Non è fantastico?”
Ma di nuovo il contadino disse:
“Forse.”
Il contadino si è mantenuto nel rifiuto di guadagno o di perdita,di vantaggio o di svantaggio; nello Zen possiamo chiamarlo “non-scegliere”.
Perché, se ben si pensa, non vi è nulla che possieda una caratteristica che sia sempre positiva o sempre negativa.”
Storia zen
È necessario “andare oltre”, guardare la realtà da diversi punti di vista, avere una visione più leggera delle situazioni.
Bisogna essere liberi dai propri rigidi schemi mentali, perché consapevoli che un punto di vista diverso dal nostro può illuminarci… ed anche questo è un grande miracolo. Si tratta di una forma di coraggio.
Da sempre l’uomo è stato affascinato dal mistero del cervello umano. Recenti studi hanno rivelato una tendenza innata della nostra mente a etichettare ogni avvenimento come “positivo” o “negativo”, un processo che può influenzare la nostra percezione della realtà e la nostra capacità di prendere decisioni.
La vita presenta sfide, gioie e dolori che possono essere interpretati in modi diversi, a seconda delle persone.
L’essere umano ha una tendenza innata a etichettare ogni avvenimento come “positivo” o “negativo”, ma la realtà è che non esiste una definizione universale di ciò che è giusto o sbagliato. La vita può essere complicata e ricca di contrasti, ma alla fine dobbiamo imparare ad accettare tutto ciò che essa porta con sé. Questo significa comprenderne il grande valore anche nei momenti più difficili. Dobbiamo imparare a riconoscere i doni insiti nella sofferenza, nella tristezza, nella perdita e nella confusione.
Il modo in cui etichettiamo gli eventi come positivi o negativi dipende molto dalla prospettiva da cui li osserviamo. Ad esempio, perdere il lavoro può sembrare un disastro terribile, ma può anche essere visto come un’opportunità per riconsiderare le proprie opzioni e intraprendere un nuovo percorso di carriera.
Un altro esempio potrebbe essere la separazione: certamente un’esperienza dolorosa in cui si provano sentimenti di solitudine e tristezza, ma può anche rappresentare una liberazione da un matrimonio infelice e l’inizio di un nuovo capitolo della nostra vita.
Difendere la propria salute mentale ed emotiva
Etichettare ogni avvenimento come “positivo” o “negativo” può avere conseguenze negative sulla nostra salute mentale ed emotiva.
Se ci concentriamo solo sull’aspetto negativo di qualcosa, stiamo in effetti limitando le nostre possibilità di affrontare il problema in modo costruttivo. Ci stiamo opponendo alla realtà invece che abbracciarla e questo non fa altro che aumentare la nostra sofferenza e stress emotivo. Inoltre, etichettare gli eventi in maniera totalmente negativa porterà anche ad aspettative irrealistiche sul futuro, rendendoci incapaci di apprezzare le piccole conquiste che abbiamo fatto nel nostro cammino verso la felicità.
Se ti senti intrappolato nell’eterna lotta tra la visione positiva e quella negativa della vita, forse è arrivato il momento di considerare l’opzione di prendere parte ad un percorso con uno psicologo olistico specializzato nell’aiuto alle persone a gestire i propri stati emotivi e prendere decisioni più in linea con la propria essenza.
Come psicologa olistica posso aiutarti a riconoscere quando stai etichettando qualcosa come positivo o negativo e ad elaborare strategie più funzionali per affrontare le situazioni della vita. Riconoscere di avere bisogno di un sostegno è il primo, importante passo verso il benessere emotivo. Grazie al Metodo Serenità SempliceMente, che ho sviluppato personalmente, oltre a focalizzarmi sulle 5 ferite dell’Anima pongo l’attenzione anche a eventuali processi di somatizzazione.
La tendenza del cervello umano a etichettare ogni evento come “positivo” o “negativo” è una caratteristica che ha un impatto significativo sulla nostra esperienza di vita. Si tratta di un concetto che dovremmo comprendere e riconoscere nella nostra vita quotidiana, poiché può avere un effetto profondo su come affrontiamo le sfide che incontriamo. Se siamo consapevoli della nostra tendenza a etichettare gli eventi come positivi o negativi, possiamo sviluppare maggiori competenze per gestire le nostre emozioni e migliorare la qualità della nostra vita.
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